Il 21 Novembre 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, moriva Francesco Giuseppe (in tedesco Franz Joseph), imperatore d’Austria e re d’Ungheria, Croazia e Boemia, tanto amato in patria quanto considerato simbolo di dominazione straniera nella penisola italiana durante il Risorgimento. Nel 2016 ci sono state numerose manifestazioni per ricordare colui che è il più longevo imperatore d’Austria e proprio sul sito dedicato alle celebrazioni troviamo un’immagine del piccolo Franz-Joseph vestito da Granatiere, con fucile giocattolo, colbacco di pelo, e spadino al fianco, con una bandiera e un tamburo appoggiati a lato e, soprattutto, un soldatino tenuto per il colbacco. Altri due soldatini, sono appoggiati su un tavolino, mentre un altro è per terra vicino al tamburo. Tutti rappresentano granatieri austriaci e anche se i dettagli non sono chiarissimi dall’immagine, almeno uno di quelli sul tavolino sembra avere un fucile in spalla, con il braccio piegato a tenere il calcio, Probabilmente è lo stesso anche per l’altro, anche se il fucile appare meno nitido, mentre quello tenuto dal futuro Imperatore ha le braccia dritte lungo il corpo e potrebbe essere un ufficiale. Difficile valutare invece il soldatino steso per terra, visibile solo parzialmente.
Al di là dei dettagli questa appare essere la prova di come il futuro Imperatore avesse tra i suoi giocattoli anche dei soldatini. Difficile dire quanto ci giocasse davvero, anche perché il quadro ha sicuramente anche una valenza propagandistica (il futuro sovrano che si prepara fin da subito ai suoi compiti, incluso quello di Comandante in Capo degli eserciti imperiali) ma proprio per questo non è da escludere che maneggiare tali soldatini fin da tenera età fosse tra le attività adatte e consigliate a un futuro sovrano.
In questo l’immagine è quasi profetica. Franz Joseph rappresenta il caso non comune di sovrano che anteponeva i suoi obblighi ai piaceri, lavorando per tutto il giorno fin dalle primissime ore del mattino (numerosi sono gli aneddoti in tal senso che sono giunti fino a noi) e che per nulla amava la guerra – dopo la Battaglia di Solferino nel 1859, alla quale fu presente, ne risultò inorridito – ma che fu portato dalle circostanze ad affrontare rivolte e conflitti per quasi tutto il suo regno, dalle rivolte ungheresi alle guerre d’indipendenza italiane, dal conflitto contro la Prussia fino alla Prima Guerra Mondiale, durante la quale morì.
Non abbiamo notizia di dove siano conservati – se lo siano – i soldatini di Franz Joseph. Il Museo del Soldatino conserva invece alcuni dei soldatini di un altro importante personaggio storico quasi dello stesso periodo: i soldatini che Napoleone I di Francia regalò a suo figlio, il Re di Roma, in occasione del suo battesimo nel 1812.