Miniature storiche

Essendo ormai entrata la plastica nel mondo dei giochi dell’ infanzia, il soldatino classico in piombo assume una nuova connotazione che non ha più niente a che fare con i giochi infantili ; diventa cioè una miniatura storica estremamente dettagliata e storicamente esatta che può far scorrere al visitatore adulto un entusiasmante percorso storico. Il museo non poteva non presentare tali tipi di soldatini creando un percorso che, seppure in rapida successione, ripercorre la storia del costume militare e non, dagli assiri alla guerra del Golfo.

Stregone Hidatsa in costume per la danza del cane. !825 circa pezzo in 120mm della Ditta Almont
Stregone Hidatsa in costume per la danza del cane. 1825 circa pezzo in 120mm della Ditta Almont

I pezzi ricostruttivi hanno diverse dimensioni e quindi, oltre la maggior parte di essi che mantengono la misura classica del soldatino e cioè di 54 mm (la più amata dai collezionisti), sono in esposizione pezzi in scala più grande (75,90 e 120 mm) e nella scala più piccola di 25 mm montati su plastici. Molti sono i pezzi unici eseguiti appositamente per il collezionista proprietario, il cui valore è ormai andato alle stelle. Sono in esposizione i guerrieri antichi, assiri, filistei, ittiti, persiani, villanoviani, etruschi e sanniti, gli opliti greci con il loro carro da guerra e i legionari romani della repubblica e dell’ impero, gli sciti, i celti e i gladiatori dei giochi di Roma. Di particolare effetto è la corte del faraone Ramses II con la regina Nefertari, i dignitari, i generali, i musici e gli dei dell’ Egitto e i carri del faraone Amenophis IV Akenathon copiati dal carro da guerra trovato nella tomba di Tutankamen (che ne era nipote) e conservato al British Museum di Londra.

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Interno di farmacia del XIV secolo. Miniatura pezzo unico realizzata interamente dal Sig. Antonio Barone

Per il periodo medioevale si può ammirare una bottega di farmacista del XIV secolo, guerrieri medioevali ripresi dai quadri di Paolo Ucello sulla battaglia di S . Romano e la coppia reale di Ugo Capeto e Adelaide di Aquitania con un elevatissimo grado di pittura (la pittrice, Anna Longo, con questo pezzo ha vinto il concorso internazionale di pittura di miniature storiche tenutosi a Bruxelles).

Si presenta particolarmente ampia la rassegna dedicata alla grande guerra, con una serie completa di tutti i mezzi in essa usati dal Regio Esercito Italiano eseguiti appositamente in numero limitato da un socio del museo su disegni originali inviati dalla Fiat, contornati da soldati italiani delle varie armi (fanteria, bersaglieri, alpini, cavalleria e corpi speciali come guastatori e arditi).

Fante Poilu francese 1914 con l'uniforme ancora color bleu orizont. Miniatura di C.Stadden 1980
Fante Poilu francese 1914 con l’uniforme ancora color bleu orizont. Miniatura di C.Stadden 1980

Si potranno ammirare le riproduzioni del 18 BL, del Fiat Ter in versione trasporto truppe e ambulanza, la Fiat Torpedo e l’ Autocarretta a doppi assi sterzanti, un gruppo di artiglieria autocarrata su autocarri Spa con cannone, trasporto munizioni e trasporto serventi, la Lancia IZ con autoscala di osservazione e l’ autoblindo Lancia di esplorazione e protezione oltre al pezzo di artiglieria da 149 con il relativo trattore Fiat. Non mancano anche gruppi di pezzi relativi agli altri eserciti impegnati nel conflitto e quindi un traino di artiglieria inglese, gruppi di soldati bulgari e russi oltre ad inglesi, austriaci e tedeschi e a un gruppo molto bello di fanti francesi con le uniformi ancora bleu orizont.

E’ anche in esposizione il personaggio di Lawrence d’ Arabia secondo come è rappresentato dall’ iconografia classica, cioè in abiti arabi sul dorso di un dromedario riccamente bardato. Naturalmente il tutto corredato da una serie di fotografie d’ epoca relative ai mezzi succitati. Oltre ai mezzi ricordati, il museo possiede un pezzo unico e cioè l’ Autoblindo della Lancia in versione africana utilizzata in Libia nel 1912, con la doppia torretta e senza parafanghi a causa della sabbia ; una curiosità è la bicicletta di salvataggio agganciata al muso del mezzo.

Sott'Ufficiale della Polizia d'Africa Italiana (PAI). Pezzo unico da originale Berruto di Amilio Grohovaz (1981)
Sott’Ufficiale della Polizia d’Africa Italiana (PAI). Pezzo unico da originale Berruto di Amilio Grohovaz (1981)

Viene poi esposta al museo la storia delle conquiste coloniali sia italiane che inglesi. Si possono ammirare soggetti del corpo delle regie truppe coloniali con un ampio numero di pezzi, dagli Ascari eritrei ai Dubat somali, dai Meharisti agli Zaptiè libici, dai marinai della conquista della Libia ai bersaglieri e agli Abissini, fino alla scena dell’ ultima difesa di De Cristoforis a Dogali. Per gli inglesi, un plastico relativo alla sconfitta degli inglesi ad opera degli Zulù a Islandwana, mitraglieri inglesi nel Sudan, un osservatorio inglese in Afghanistan, truppe indiane in 30 mm e una scena relativa ad un gruppo di artiglieria indiana montata su un elefante. Particolarmente di effetto un reggimento di fanteria scozzese in Sudan chiuso in quadrato e composto di oltre 100 pezzi. Sono esposte anche miniature riguardanti la seconda guerra mondiale, relative anch’ esse a tutti gli eserciti coinvolti e che ricostruiscono soldati di tutti i teatri della guerra, dal fronte russo a quello del nord Africa, dallo sbarco in Sicilia a quello in Normandia dotati, per quanto riguarda l’ Italia, dei carri armati utilizzati, dai carri leggeri L 3 ed L 6 a quelli medi come l’ M 13/40 e il cannone semovente da 75/18. Di questi ultimi carri si può notare una bella serie in piccola scala (1/75) perfettamente dipinti con la colorazione coloniale dato che furono utilizzati generalmente nel Nordafrica in collaborazione con l’ Afrika Korps di Rommel.

Truppe inglesi nel Sudan con mitragliatrice Gatling a canne rotanti 1896 Prod. C.Stadden 1970
Truppe inglesi nel Sudan con mitragliatrice Gatling a canne rotanti 1896 Prod. C.Stadden 1970