Alle pareti del museo si possono ammirare numerosi fogli di soldatini di carta incorniciati, di ogni tipo e di ogni produzione. E’ anche visibile una serie di 13 gigantografie donate al museo dall’ Ufficio documentazione dello stato maggiore dell’ esercito, rappresentanti soldati italiani nelle uniformi dalla fine del 1800 ad oggi ed una serie di tempere riguardanti l’ esercito napoletano del 1860 eseguite dal giovane pittore Massimo Ercolino. Sempre di Ercolino, una tempera relativa ai lancieri della morte di Angelo Masini da cui la ditta americana Cavalier Miniatures ha ricavato e diffuso in tutto il mondo due soggetti. Esiste anche dello stesso autore il ritratto del Masini con l’ uniforme creata appositamente per sé, diversa da quella dei suoi lancieri che si sacrificarono quasi tutti, Masini compreso, in una carica disperata contro le truppe francesi nel viale di accesso alla villa Panfili durante la difesa della repubblica romana nel 1848-49. Fra i due quadri, si trova un cimelio di grande valore ; uno stendardo originale della cavalleria garibaldina, tricolore e senza stemmi in quanto i garibaldini si proclamavano repubblicani ; lo stendardo proviene dall’ asta dei beni di una famiglia siciliana un cui antenato aveva combattuto con Garibaldi in Sicilia durante la spedizione dei Mille. Molto interessanti un gruppo di tempere originali del prof. Del Giudice, recentemente scomparso, considerato il maggior esperto di uniformologia in Italia e che furono pubblicate nei volumi dedicati all’ esercito italiano dalla fondazione del regno nel 1861 ai giorni nostri, In un angolo, all’ ingresso, il visitatore viene accolto da un gruppo eseguito in creta dal noto fumettista Bonvi, rappresentante una scena delle “Sturmtruppen” firmata e autenticata dall’ autore sotto la basetta secondo il classico modo di parlare dei personaggi del disegnatore stesso ; la scritta è infatti “Autentiken ; Bonvi”. Oltre a ciò, numerosi manifesti di mostre ed esposizioni organizzate dal museo o a cui il museo ha partecipato.