Dall’ uso del piombo, più duttile dello stagno, a metà del 1800 prende vita, prima in Germania e poi via via negli altri paesi in cui si è sviluppata la produzione di soldatini per i giochi dei ragazzi, l’ uso di produrre soldatini a tutto tondo di piombo appunto, che i ragazzi, principali utilizzatori di tali figurine, mostrano di gradire di più dei pezzi di stagno piatti per la maggiore aderenza alla realtà.

Pezzo G.B.C. Mignot (Francia) del 1970
Dopo alcuni tentativi di eseguire i pezzi nelle vecchie misure standard (30 o 40 mm), che però non ebbero particolare successo e di cui il museo espone un certo numero di esemplari della ditta Lucotte, i produttori si orientarono di comune accordo su una misura diversa e cioè su una scala pari a 1/32 della figura umana ; in pratica, considerando un uomo alto 170 cm, il soldatino assume un’ altezza di 54 mm sempre dalla suola delle scarpe alla visiera del copricapo. Da questo momento verranno definiti “54 mm” tutti i soldatini di tale tipo, definito “ronde bosse” dai collezionisti di figurine, e tale misura rimarrà la misura classica dei soldatini da collezione anche di produzione moderna.
Di tali tipi di soldatini, che sono estremamente caratteristici, il museo ne espone una notevole serie, considerando che ai pezzi più antichi viene affiancata anche una pregevole collezione moderna, eseguita però con le stesse caratteristiche dei pezzi più vecchi ad uso dei soli collezionisti anche per la ragione che, in tutti i paesi occidentali, per legge è stato proibito l’ uso di metallo nella produzione di giocattoli per i bambini. In tale moderna replica dei pezzi in stile antico eccelle attualmente l’ Inghilterra in cui, come è noto, la tradizione è estremamente rispettata e la cui produzione sforna migliaia di pezzi al mese per collezionisti, apprezzati in tutto il mondo. Il museo espone i pezzi d’epoca del produttore tedesco Heyde dei primi del secolo, caratteristici per il fatto che sono eseguiti in piombo puro e quindi morbidi, come è dimostrato dalle piegature successive alla colata delle braccia che rimangono innaturalmente arrotondate. Notevole anche, di Heyde, il Trionfo del console con una teoria di legionari e cavalieri romani e il console stesso sulla biga che stranamente però, seppure con le stesse caratteristiche di forma, è prodotta dalla bottega Antonini di Roma.

Produzione inglese Britains 1940
Non potevano mancare nell’esposizione i pezzi della ditta inglese Britains, sia antichi che moderni, con i pezzi con il caratteristico foro sul culmine della testa, chiarissimo segno del metodo di esecuzione del soldatino cavo internamente, eseguito in tal modo con sistemi rudimentali fin dalla fine del 1800, che permetteva di risparmiare sia sul costo del metallo che sul trasporto delle scatole in tutti i paesi d’ Europa. Da notare il gruppo di cinque dragoni della guardia reale a cavallo dotati della scatola originale, prodotti verso la fine degli anni ’30, e il figurino della regina Elisabetta II presente alla sfilata, edito poco dopo l’ incoronazione del 1957 a cavallo in uniforme da colonnello.
Particolare e raro il gruppo di arcieri del Togo e di Zulù in corsa e la fanfara dei marines inglesi. Sono esposte anche alcune scatole di produzione moderna ma eseguite in numero limitato di copie ed ormai introvabili, rappresentanti Teste di Colonna di reggimenti inglesi. Eccezionale come scena un castello in legno prodotto in Francia negli anni ’30, attorniato da cavalieri della Britains prodotti da quell’ epoca ad oggi. La Francia è rappresentata da numerosi pezzi della G.B.C. Mignot tra cui sono da segnalare il gruppo completo di alfieri dei principali reggimenti francesi con le rispettive bandiere usate dal XVI secolo fino a Napoleone Bonaparte.

Produzione I.S.A. di Luino (Va) del 1968
Da notare numerose scatole ormai introvabili, contenenti piccoli diorami con lo sfondo relativo ; tali scatole venivano denominate Display Boxes e venivano realizzate solo per collezionisti in quanto se un bambino avesse voluto giocarci, avrebbe dovuto distruggere la scena. Si potranno ammirare un campo di aviazione francese del 1910, le caserme dei pompieri e della cavalleria, la conquista del polo e addirittura un intero circo equestre con la pista, i giocolieri, i pagliacci ed il pubblico assiepato intorno. Rimanendo sempre nel soldatino ronde bosse prodotto attualmente nello stile che viene definito “Toy”, sono esposte scene riferite alla leggenda di Robin Hood e a quella della spada nella roccia oltre ad una scena molto colorita di un torneo inglese del XIV secolo. Altre scene molto amate dai collezionisti inglesi si riferiscono all’ esercito inglese del 1800, con scene molto vivaci di un accampamento del genio con tanto di mongolfiera di osservazione, un circolo ufficiali completo di sala da pranzo, sale da gioco e sala da ballo con pianista e dame in abito da sera, un safari in Africa con l’ esploratore, i portatori e il villaggio indigeno, oltre ad uno scontro relativo alla guerra dei Boxers e alle truppe cammellate che risalgono il Nilo per portare soccorso a Gordon assediato a Kartum dai Dervisci del Mahdi. Spettacolare il grande corteo di un rajà indiano e del residente inglese con cavalieri, fanfara ed elefanti, ricco di oltre 150 pezzi di marche diverse, ma tutte, come si è detto, compatibili dato lo standard internazionale di scala 1/32.
