Tali soldatini non hanno avuto una particolare diffusione e sono nati dalle fabbriche di giocattoli in latta verso gli anni ’20 particolarmente in Francia e in Spagna. La produzione proponeva in quegli anni una vasta scelta di soggetti, alcuni dei quali sono esposti al museo, eseguiti in due metà di latta stampata in bassorilievo che venivano poi unite tramite piccole linguette ribadite ed inseriti su un piccolo piedistallo. Il museo possiede anche una scatola di produzione spagnola della ditta Paya che ha inteso riproporre attualmente soggetti militari, repliche dei pezzi prodotti ai primi del secolo con la stessa tecnica sopra descritta. Anche negli anni ’30 – ’35 furono eseguiti soldatini di latta piatti e serigrafati da un solo lato che generalmente venivano inseriti nei giornalini dell’ epoca e dei quali sono esposti vari esemplari di soggetto ed aspetto diverso.

a raganella posteriore che simula la mitragliatrice, Anni trenta
Proveniente dal mondo del giocattolo è il gruppo di mitraglieri di latta a bassorilievo con il braccio sinistro mobile che veniva azionato da una leva posta nella parte posteriore ; tale leva premuta, oltre al movimento, emetteva un suono di raganella che simulava lo sparo della mitragliatrice. Molto particolare il pezzo che riporta sopra la pubblicità della china Bisleri. E’ anche esposta la serie di pezzi in latta a bassorilievo di argomento napoleonico che il “Corrierino dei Piccoli” stampò nel 1970 e inserì nel giornalino con la particolarità che, mentre il “Corrierino” inseriva tra le sue pagine solo la figura dell’ alfiere, per comporre i gruppi di sette pezzi esposti, il collezionista si è premurato di ritagliare in sei pezzi la bandiera creando un insieme più realistico.
