Soldatini in pasta di varia composizione

A metà del secolo XIX (ma alcuni tentativi sono precedenti) alcune case, generalmente tedesche, provarono a produrre soldatino cosiddetti “infrangibili”. I primi tentativi produssero soldatini di notevoli dimensioni ottenuti in pasta di legno, di cui il museo presenta alcuni esemplari di cavalieri italiani coevi e un gruppo di soldati francesi e tedeschi della Grande Guerra. E’ da notare che sui cavalli sono visibili i fori dei tarli.

Dragoni italiani fine '800 Produzione elastolin (Germany) 1920
Dragoni italiani fine ‘800
Produzione Elastolin (Germania) 1920

 

G.Garibaldi. Soldatino in pasta della Ditta Chialu' Italia 1960, figura di una serie di Garibaldini e borbonici prodotti in occasione del Centenario dell'unita' d'Italia
G.Garibaldi. Soldatino in pasta della Ditta Chialù Italia 1960, figura di una serie di Garibaldini e borbonici prodotti in occasione del Centenario dell’unita’ d’Italia
Alfiere degli Alpini, raro pezzo prodotto in pasta della Ditta Lineol del 1935 in Germania
Alfiere degli Alpini, raro pezzo prodotto in pasta della Ditta Lineol del 1935 in Germania
Saloon del villaggio Western con soldatini in pasta di produzione italiana 1950
Saloon del villaggio Western con soldatini in pasta di produzione italiana 1950

 

Il Soldatino Peduto descritto dal bolognese A.Faeti, narratore per l'infanzia: "...e poi credo che ogni appartenente alla mia generazione possiede anche il ricordo di un certo soldatino; l'ho visto da un collezionista, era un soldato della seconda guerra mondiale , una sentinella che guardava lontano con il viso teso nella bufera, nel buio di un destino comunque sfortunato ed il viso miniaturizzato esprimeva dignitosa disperazione. Quello era il mio soldatino, non l'ho mai posseduto, era un Elastolin, non l'ho mai rivisto
Il Soldatino Perduto descritto dal bolognese A.Faeti, narratore per l’infanzia

“…e poi credo che ogni appartenente alla mia generazione possiede anche il ricordo di un certo soldatino; l’ho visto da un collezionista, era un soldato della seconda guerra mondiale , una sentinella che guardava lontano con il viso teso nella bufera, nel buio di un destino comunque sfortunato ed il viso miniaturizzato esprimeva dignitosa disperazione. Quello era il mio soldatino, non l’ho mai posseduto, era un Elastolin, non l’ho mai rivisto.”  (A.Faeti)